Terroir 1996 banner
IVES 9 IVES Conference Series 9 Il vino nobile di Montepulciano

Il vino nobile di Montepulciano

Abstract

C’è grande attenzione al rapporto tra zonazione e marketing. Mi sembra però che ci sia anco­ra oggi un salto fra le pratiche di analisi del terreno e di deterrninazione di quello che potremo definire “cru” e quello che può essere la sua utilizzazione rispetto ai consumatori finali. Tutte queste ricerche sono utilissime per la deterrninazione di ciò che si ha in mano dal punto di vista dei produttori mentre è molto più complicato riuscire ad arrivare ad una comunicazione nei confronti dei consumatori finali perché si rischia l’infinitesimale. Perché se portassimo alle estreme conseguenze la ricerca sulla zonazione fino ad interagire con il sistema delle denominazioni d’origine noi avremmo una parcellizzazione totale e rischieremmo di non riuscire più ad adoperare le D.O.C, o comunque le dovremmo ado­perare in un modo diverso.
Dovremmo estremizzare quello che è stata la piramide della legge 903 del ’92 e comincia­re a fare una differenziazione che non sia solo in senso orizzontale ma anche verticale, cioè quali sono poi i migliori terreni in ogni singola area a denominazione d’origine. Questo tipo di analisi, che in Francia c’è già, come verrebbe accettata in una situazione come quella ital­iana dove è molto difficile fare delle distinzioni all’intemo delle denominazioni di origine?
Altro discorso è il territorio che verrebbe molto frammentato; l’unicità del territorio verrebbe persa e comunicare tutta questa articolazione diventa un bel problema. Fino a che non rius­ciamo a trovare una soluzione a questo aspetto, le ricerche sulla zonazione debbono rimanere uno strumento essenzialmente interno alle varie aziende ed è molto difficile farne un progetto di comunicazione nei confronti del consumatore. Già sono tante la zone ed è dif­ficile orientarsi.
Ad esempio fare delle sotto denominazioni del Vino Nobile di Montepulciano determinate dalla ricerca sulla zonazione, incrociate anche con altri fattori come la posizione dei vigneti e addirittura valorizzare certi suoli ed arrivare alla deterrninazione dei cloni adatti del vitig­no; la zonazione e là produzione del vino e tutta la commercializzazione vanno a fare i conti con l’enologo, colui che trasforma le uve in vino; dopo l’assaggio ci sarà da chiedersi se cor­rispondono le caratteristiche organolettiche finali a quelli che sono gli aspetti strutturali dei vari terreni. Io penso che incida molto la mano dell’enologo e questo in Toscana è una cosa evidente. Bisognerà andare anche al di là di questo se vogliamo portare queste ricerche ad essere veramente incisive rispetto al prodotto finale.
Mi sembra che queste ricerche servano più ad analizzare piuttosto che a distinguere le quali­tà finali e questo sarà un problema difficile da risolvere in un sistema delle denominazioni non ancora completato.

DOI:

Publication date: March 2, 2022

Issue: Terroir 1998

Type: Article

Authors

DANIELE CERNILLI

Curatore d lia guida dei vini del Gambero Rosso

Tags

IVES Conference Series | Terroir 1998

Citation

Related articles…

Estimation of plant hydraulics of grapevine in various «terroirs» in the Canton of Vaud (Switzerland)

The study of the physiological behaviour of the grapevine (cv. Chasselas), and of plant hydraulics in particular, was conducted on various « terroirs » in the Canton of Vaud (Switzerland) between 2001 and 2003 by Agroscope Changins-Wädenswil ACW, in collaboration with the firm I. Letessier (SIGALES) in Grenoble and the Federal Polytechnic School of Lausanne (EPFL). An evaluation of the vine plant hydraulics was made by means of physiological indicators (leaf and stem water potentials, transpiration and leaf stomatal conductance, carbon isotope discrimination and a model of transpirable soil water), in relation to estimations of the soil water reservoir and climatic factors.

Impact of toasting on oak wood aroma: creation of an oak wood aroma wheel

The impact of toasting process to produce aroma from oak wood intrinsic composition is well documented. It is admitted that such complexity contribute to the wine quality after barrel ageing. Despite our knowledge on the molecular identification of aroma impact compounds of oak wood, little research have been carried out, on a sensory level, on the aroma diversity of toasted oak wood.

Influence of different Lachancea thermotolerans strains in wine acidity

Wine acidity is a parameter of great importance that influences different quality factors of the product such as biological stability or organoleptic characteristics. In the current context of climate change, which gives rise to wines with higher levels of ethanol and lower acidity, the biological acidification with yeast species such as Lachancea thermotolerans could be a solution.
In this work, the effect of the inoculation of different L. thermotolerans on the acidity of wine was studied.

The influence of native flora on Argentine white terroir cv. Torrontes Riojano

The main objective of this paper is to establish considerable differences between wines from three wine areas or terroir, made with cv Torrontes Riojano.

Impact of sample size on yield estimation in commercial vineyards

The accurate estimation of yield is a fundamental for suitable viticulture, playing a pivotal role in the planning of logistics, the allocation of resources and the formulation of commercial strategies.