La zonazione viticola e i compiti dell’amministrazione regionale
Solo attraverso un adeguato intervento di estirpazione e reimpianto dei vigneti è possibile preservare, adeguare e valorizzare il patrimonio viticolo e le produzioni che da esso derivano.
Il reimpianto dei vigneti è pertanto da intendersi come una normale pratica agricola, alla pari della rimonta di stalla in campo zootecnico, ma può assumere toni problematici quando, come si verifica adesso in Toscana per una serie di circostanze legate alla profonda trasformazione della viticoltura avvenuta negli ultimi 30 anni, troppi impianti giungono contemporaneamente a fine ciclo produttivo e devono essere rinnovati.