
La viticoltura veneta in un contesto di città e industria diffusa: per una lettura integrale del paesaggio della collina pedemontana veronese orientale
Abstract
[English version below]
Il Veneto, come è noto, rappresenta una delle estensioni di superfici a vigneto più importanti in Italia e nell’Europa stessa. Il paesaggio viticolo fino ad oggi è stato ampiamente letto nelle sue componenti, sia strettamente agricole che culturali. Lo si interpreta e propone anche nelle sue nuove geometrie. Convive, però, con un esasperato uso del suolo dovuto ad altre destinazioni che si constatano e che si possono ulteriormente immaginare, viste le incalzanti e numerose decisioni che a livello politico gli enti territoriali hanno messo in atto per un’ulteriore avanzata immobiliare ed edificatoria in senso lato. Si desidera qui proporre la riflessione in un’ottica integrale per giungere a delineare una modalità con la quale porsi – oggi – di fronte ad una lettura “corretta” del Paesaggio Viticolo, non edulcorata ma che – proprio anche contestualizzandolo – ne accentui le valenze armoniche e proporzionate ad un aspetto anche umanistico di cui esso si può fare carico nella sua fruizione.
L’illustrazione e interpretazione verrà applicata ad un territorio limitato – la collina orientale del veronese e la pianura immediatamente pedemontana che si può prendere a campione dei fenomeni sopra evidenziati.
The Veneto, as is well known, has one of the largest areas under vine in Italy, and indeed in Europe. The viticultural landscape within this Region has up until now been widely studied from the point of view of its various elements – both strictly agricultural and cultural – and its new patterns are now being interpreted and explained as well. It cohabits, however, with an exaggerated use of the land for other purposes which can already be seen or whose future scenarios can easily be imagined, given the numerous (and relentless) political decisions local government bodies have put into effect that encourage further real-estate and building developments in a general sense.
We aim here to offer an all-embracing reflection that can help to delineate a means for attempting – in today’s conditions – a “valid” interpretation of the viticultural landscape: one that is not pretified but which – precisely because it is seen in the correct context – accentuates its harmonious elements and those that are in line with the human-related aspects which will probably be part and parcel of its use.
Our illustrations and interpretations will be applied to a limited territory – the hills in the eastern part of the province of Verona and the plains lying immediately below them – which provides a good example of the phenomena highlighted above.
DOI:
Issue: Terroir 2010
Type: Article
Authors
Università di Verona,
Dipartimento di Arte Archeologia Storia Società
Sezione Arte Archeologia e Territorio
Via San Francesco 22, 37129 Verona, Italia
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Keywords
Paesaggio viticolo, rururbanizzazione, colline pedemontane veronesi, città diffusa, patrimonio culturale
Landscape and vignards, rururbanisation, hills in the Verona Province, urban sprawl, heritage